A parte che i sogni passano se uno li fa passare. Alcuni li hai sempre difesi, altri hai dovuto vederli finire.

09/03/10

Lele in Gatesland


In questo week end non ho respirato un attimo!
E meno male che sabato mattina non sono dovuta andare a lavorare, altrimenti... ciaaaao!

In realtà il venerdì s
era ho accusato tutto lo stress e la stanchezza della settimana, di conseguenza... ZzZzZz.

Tutto iniziò sabato. Mi sono svegliata e c'era mia madre che vagava per casa (evento molto raro perchè
solitamente non c'è mai nei week end) e la cosa mi rende sempre felice... Non so spiegarlo, mi sento davvero a casa quando la vedo gironzolare, specialmente il sabato mattina.
Il pranzo non è stato un granchè, forse perchè sia io che mia madre non abbiamo un buon rapporto con la cucina in generale. Se noi avessimo un frigo, un lavandino e un microonde saremmo a posto. I fornelli mia madre li usa solo se vuole fare dei veri filetti o le uova sode; il forno è un contenitore di pentole e cesti vecchi... ogni volta che mi vien voglia di far le Patasnella mi vien l'ansia a doverlo svuotare.
Che poi, cosa ce ne faremo mai di tutte queste pentole? Mistero.
Ah! Altro strumento fondamentale: la lavastoviglie. Siamo solo in due ma riusciamo a sporcare una quantità di roba pari a una famiglia allargata stile Mulino Bianco. Non capisco il perchè! Oh sì... forse perchè la riempiamo praticamente solo di tazzine da caffè.. quelle sì che vanno a ruba!


Comunque, soprassediando le nostre non doti culinarie, mi sono messa i miei leggins preferiti che hanno la capacità di non consumarsi mai, le scarpine borchiettose che mi ha portato Freddy, una maglia lunga nera (perchè il lutto io ce l'ho nel sangue e se non sono costantemente vestita di nero non sono felice) e il mio solito cardigan nero fino alle caviglie (per modo di dire, su) per andare - udite, udite - a trovare la mia collega all'ospedale di Rho.
Io non ho un buon rapporto nè con gli ospedali nè con i paesi nell'hinterland milanese.

Se nel resto del mondo, raggiungere un paese fuori città è un gioco da ragazzi, nel caso di Milano è impossibile. Metro di qua, pullman di là. Uno stress. Percorri 5 km in 2 ore. Neanche la circonvallazione con 20 cm di neve al sabato pomeriggio è così stressante.
Grazie al cielo mi sono trovata con altre colleghe patentate e automunite davanti allo Studio e, vagando per campagne sconosciute, siamo giunte all'ospedale.
Di solito, quando vado a trovare qualcuno in ospedale, devo far sloggiare il compagno di stanza per stendermi sul suo letto a causa dei miei cali di pressione. Svengo sempre!!!!

Nel caso di Barbara però ho tenuto duro, dovevo fare bella figura, quindi mentre lei ci raccontava di come scandalizzava dottori e infermieri io girovagavo per la stanza in cerca di distrazioni: osservavo le pareti, la mancanza della televisione, la discesa del sole fuori dalla finestra, sbirciavo nei suoi cassetti, giocavo con le luci del bagno e così via. Insomma, ce l'ho fatta... sono stata cosciente per tutto il tempo! E aggiungerò che, mentre la povera Barbara ci faceva osservare i due perni giganti che le hanno ficcato nel bacino e i segni delle flebo, ero alquanto rilassata e incuriosita! Sono passi da giganti per me... non scherziamo!
Il rientro è stato ancora più traumatico perchè abbiamo preso la tangenziale e ci siamo ritrovate nel casino della fiera di Rho. Il casino purtroppo non è la fiera in sè, quanto le strade attorno... rotonde, ponti, deviazioni, cazzi e mazzi. Io, se fossi un automobilista, impazzirei... Indicazioni per Milano a destra e a sinistra, non si capiva niente..! In questi momenti mi ritengo fortunata a non avere la patente, non potrei sopportare un delirio simile.


Tornata a casa mia madre era partita... quindi è venuto da me Teo e abbiamo improvvisato una cena. Quando c'è lui la cucina, devo dire, viene usata di più... A che mi serve imparare a cucinare se ho un fidanzato che lo fa per me con tanta gioia e amore?

La serata prevedeva una folle scappata al Mi Sex... mi sono abbigliata di conseguenza! Leggins in latex, le mie scarpette finissime con borchie e plateaux (sì, sono un po' fissata con le borchie...) e canottierina leopardata... uau! Volevo mettere il rossetto rosso ma me ne sono dimenticata.
In realtà dovevamo essere un po', tant'è che la Ele aveva scaricato riduzioni per tutti i maschietti ma, come da un po' di tempo a questa parte, ci siamo ritrovati in sei. Aggiungerei, i soliti sei.
Non lo so, negli ultimi tempi nella mia compagnia c'è uno strano disinteresse nel fare le cose insieme. C'è come una discriminazione per le coppie... Organizzano le cose fra di loro, escludendoci... ci paccano ad ogni
occasione. Bah.
Ormai è da cinque anni che bene o male conosco tutti perchè essendo gli amici di Teo, come in ogni occasione, la donna si adegue alle amicizie del fidanzato... e così è stato anche per me.
La cosa mi dispiace perchè, a parte queste ultime disattenzioni, sono belle persone, bravi amici e soprattutto le serate insieme sono sempre state piacevoli.
In ogni caso, non ci possiamo fare niente.. noi ce la mettiamo tutta, sono loro a fregarsene e, onestamente, fatti loro.

Tornando al Mi Sex... siamo stati accolti da una (?) Maurizia Paradiso con addosso semplicemente un paio di pantaloni e una giacca aperta. Una mise che io non adopereri in pubblico ma very compliments.
Ci aspettavamo un po' di più per i € 30,00 di biglietto però ci siamo divertiti ugualmente... Spettacolini sul palco, giochini erotici scontati, pornobimbe dei paesi dell'est che giravano semivestite e facevano foto...
insomma, una festa per i maschietti allupati.



E il mio outfit è rimasto sotto al cappotto. Uffa.



Tornati a casa abbiamo fatto le 4 guardando un po' di Fox e Fox Life (la droga mia e di Teo) e il giorno dopo abbiamo aperto gli occhi verso le 3 pm. Amo la domenica.

La sera ci aspettava Alice in Wonderland, ultimo capolavoro di Tim Barton con un Jhonny Cappellaio Matto Deep... non vedevo l'ora! Il cartone è sempre stato uno dei miei preferiti (dopo Hercules e La Bella e la Bestia, ovviamente) e non riuscivo proprio a immaginare come sarebbe stato visto con gli occhi di Tim Burton.
Prima del cinema, visto che c'era la partita, ci siamo trovate io, la Ele, la Kry e Milena per un easy cinese al nostro adorato Wei Fu... adoro queste cene con le Amiche perchè riusciamo a passare da un argomento all'altro in 4 secondi, roba che se dovessi stendere un rapporto sulla cena, sembrerebbero le parole di uno svalvolato ubriaco.

Il film è stato bellissimo... lo rivedrei oggi stesso! Davvero un capolavoro.
Ultimamente ci si aspetta sempre tanto dai film e, quando arrivano i titoli di coda, spunti con un: "E' tutto qui?"... ma questo no!
Era sopra ad ogni mia aspettativa! Non ne parlerò.. magari qualcuno dei miei lettori (ma quali?) non l'ha ancora visto..!



Il momento che odio in assoluto della settimana è la domenica sera. Realizzo che i 5 giorni lavorativi non passano mai e i 2 festivi volano. E' ingiusto... io sarei felice se dal lunedì al venerdì le giornate durassero 24 ore, ma il sabato e la domenica meritano il raddoppio!

Comunque, sadness a parte, auguri a tutte le donne anche se in ritardo e buona settimana. La mia sarà un incubo, as usual!

Bisoux. <3