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A parte che i sogni passano se uno li fa passare. Alcuni li hai sempre difesi, altri hai dovuto vederli finire.
Su i bicchieri, giù i pensieri?
"Ricordo
con nostalgia quelle sere in cui ridevamo fino alle lacrime e cantavamo
a squarciagola canzoni di cui sapevamo forse due, tre parole. Eravamo
liberi, eravamo felici e non ci importava del domani, di quello che
sarebbe successo da lì a tre ore, perché la musica pompava nelle casse
così forte da entrarci nelle vene, da diventare sangue. Così forte da
farci sentire eterni, uniti, vivi.
Bastava uno sguardo per capirsi,
per essere complici, per lasciare che quelle note spazzassero via ogni
tristezza e facessero spazio alla spensieratezza, alla passione, ai
sorrisi ebeti di chi stava vivendo un sogno troppo bello per essere
vero, per essere realtà.
Com'è che dicono? "Su i bicchieri, giù i
pensieri"? Esatto, giù i pensieri, perché noi eravamo ubriachi, sì, ma
ubriachi di vita, talmente intorpiditi dalle nostre emozioni da
dimenticare tutto. In quei momenti non contava chi fossimo, da dove
venissimo e, soprattutto, dove stessimo andando. Contava
l'essere lì, il respirare l'allegria contagiosa di chiunque ci stesse
intorno; contava l'energia che decine di braccia alzate creavano,
protese verso il cielo.
Era tutto così speciale. Noi eravamo speciali.
E quei momenti lì, in cui tutto sembrava possibile, in cui si respirava
la magia della vita, non sarà mai possibile dimenticarli.
Passeranno giorni, mesi, anni, diventeremo mamme, padri, zii, nonni,
saremo sparsi per il mondo, divisi da oceani, montagne, fusi orari, ma
son sicura che quella leggerezza, quel sentirsi sospesi, ad un passo da
volare, non passerà mai.
Riguarderemo quelle foto, sbiadite,
sfocate, colorate, e guardando quelle facce, quegli sguardi catturati a
tradimento dal flash sempre troppo forte, ci scapperà un sorriso, uno di
quelli un po' amari, che sanno di nostalgia. E lo sapremo.
Noi abbiamo vissuto."
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